Testo Integrale del Piano di Rinascita Democratica della Loggia P2, documento
sequestrato a M. Grazia Gelli nel luglio 1982
PREMESSA

  1. L’ aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi dal presente piano ogni movente od intenzione
    anche occulta di rovesciamento del sistema
  2. il piano tende invece a rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione
    prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori.
  3. Il piano si articola in una sommaria indicazione di obiettivi, nella elaborazione di procedimenti – anche
    alternativi – di attuazione ed infine nell’elencazione di programmi a breve, medio e lungo termine.
  4. Va anche rilevato, per chiarezza, che i programmi a medio e lungo termine prevedono alcuni ritocchi alla
    Costituzione successivi al restauro delle istituzioni fondamentali.
    OBIETTIVI
  5. Nell’ordine vanno indicati
    o i partiti politici democratici, dal PSI al PRI, dal PSDI alla DC al PLI (con riserva di verificare la
    Destra Nazionale)
    o la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va sollecitata al livello di giornalisti attraverso
    una selezione che tocchi soprattutto: Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Carlino,
    Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia, per i quotidiani; e
    per i periodici: Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV va
    dimenticata.
    o i sindacati, sia confederali CISL e UIL, sia autonomi, nella ricerca di un punto di leva per ricondurli
    alla loro naturale funzione anche al prezzo di una scissione e successiva costituzione di una libera
    associazione dei lavoratori;
    o il Governo, che va ristrutturato nella organizzazione ministeriale e nella qualità degli uomini da
    proporre ai singoli dicasteri;
    o la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione di garante della corretta e scrupolosa
    applicazione delle leggi;
    o il Parlamento, la cui efficienza è subordinata al successo dell’operazione sui partiti politici, la stampa
    e i sindacati.
    :
  6. Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di sollecitazioni possibili sul piano della manovra di
    tipo economico finanziario.
    La disponibilità di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra sufficiente a permettere ad uomini di buona
    fede e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al loro controllo.
    Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi successivi, accedibili soltanto dopo il buon
    esito della prima operazione, anche se le due fasi sono necessariamente destinate a subire intersezioni e
    interferenze reciproche, come si vedrà in dettaglio in sede di elaborazione dei procedimenti.
  7. Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell’operazione è la costituzione di un club (di natura rotariana
    per l’eterogeneità dei componenti) ove siano rappresentati, ai migliori livelli, operatori, imprenditoriali e
    finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori e magistrati, nonchè pochissimi e
    selezionati uomini politici, che non superi il numero di 30 o 40 unità.
    Gli uomini che ne fanno parte debbono essere omogenei per modo di sentire, disinteresse, onestà e rigore
    morale, tali cioè da costituire un vero e proprio comitato di garanti rispetto ai politici che si assumeranno
    l’onere dell’attuazione del piano e nei confronti delle forze amiche nazionali e straniere che lo vorranno
    appoggiare. Importante è stabilire subito un collegamento valido con la massoneria internazionale.
    PROCEDIMENTI
  8. Nei confronti del mondo politico occorre
    o selezionare gli uomini – anzitutto – ai quali può essere affidato il compito di promuovere la
    rivitalizzazione di ciascuna rispettiva parte politica (per il PSI, ad esempio, Mancini, Mariani e Craxi;
    per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI: Orlandi e Amidei; per la DC: Andreotti, Piccoli, Forlani,
    Gullotti e Bisaglia; per il PLI: Cottone e Quilleri; per la Destra Nazionale (eventualmente): Covelli);
    o in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche sono in grado di avere ancora la necessaria
    credibilità esterna per ridiventare validi strumenti di azione politica;
    o in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli strumenti finanziari sufficienti -con i dovuti
    controlli- a permettere loro di acquisire il predominio nei rispettivi partiti;
    o in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari stessi per l’immediata nascita di due
    movimenti: l’uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e
    l’altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali, e democratici della Destra Nazionale). Tali
    movimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed
    esponenti della società civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l’anello di
    congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale.
    Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale, capacità, onestà e tendenzialmente
    disponibili per un’azione politica pragmatistica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi ideologiche.
    Altrimenti il rigetto da da parte della pubblica opinione è da ritenere inevitabile.
    :
  9. Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l’impiego degli strumenti finanziari non può, in questa
    fase, essere previsto nominativamente. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun
    quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell’altro. L’azione dovrà essere condotta a macchia
    d’olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l’ambiente.
    Ai giornalisti acquisti dovrà essere affidato il compito di “simpatizzare” per gli esponenti politici come sopra
    prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
    o acquisire alcuni settimanali di battaglia;
    o coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
    o coordinare molte TV via cavo con l’agenzia per la stampa locale;
    o dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit.
    In un secondo tempo occorrerà:
  10. Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria è fra la sollecitazione alla rottura, seguendo cioè le linee già
    esistenti dei gruppi minoritari della CISL e maggioritari dell’UIL, per poi agevolare la fusione con gli
    autonomi, acquisire con strumenti finanziari di pari entità i più disponibili fra gli attuali confederati allo scopo
    di rovesciare i rapporti di forza all’interno dell’attuale trimurti.
    o restaurazione della libertà individuale, nelle fabbriche e aziende in genere per consentire l’elezione
    dei consigli di fabbrica, con effettive garanzie di segretezza del voto;
    o ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato di collaboratore del fenomeno produttivo in
    luogo di quello legittimamente assente di interlocutore in vista di decisioni politiche aziendali e
    governative.
    o Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva integrazione con gli autonomi sembra
    preferibile anche ai fini dell’incidenza positiva sulla pubblica opinione di un fenomeno clamoroso
    come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera della libertà di lavoro e della tutela
    economica dei lavoratori. Anche in termini di costo è da prevedere un impiego di strumenti finanziari
    di entità inferiori all’altra ipotesi.
    Gli scopi reali da ottenere sono:
  11. Governo, Magistratura e Parlamento
    E’ evidente che si tratta di obiettivi nei confronti dei quali i procedimenti divengono alternativi in varia misura
    a seconda delle circostanze .
    E’ comunque intuitivo che, ove non si verifichi la favorevole circostanza di cui in prosieguo, i tempi brevi sono
    – salvo che per la Magistratura – da escludere essendo i procedimenti subordinati allo sviluppo di quelli relativi
    ai partiti, alla stampa e ai sindacati, con la riserva di una più rapida azione nei confronti del Parlamento ai
    cui componenti è facile estendere lo stesso modus operandi già previsto per i partiti politici.
    Per la Magistratura è da rilevare che esiste già una forza interna (la corrente di magistratura indipendente della
    Ass. Naz. Mag.) che raggruppa oltre il 40% dei magistrati italiani su posizioni moderate. E’ sufficiente
    stabilire un accordo sul piano morale e programmatico ed elaborare una intesa diretta a concreti aiuti materiali
    per poter contare su un prezioso strumento, già operativo nell’interno del corpo anche al fine di taluni rapidi
    aggiustamenti legislativi che riconducano la giustizia alla sua tradizionale funzione di elementi di equilibrio
    della società e non già di eversione.
    Qualora invece le circostanze permettessero di contare sull’ascesa al Governo di un uomo politico (o di
    un’equipe) già in sintonia con lo spirito del club e con le sue idee “ripresa democratica”, è chiaro che i tempi
    dei procedimenti riceverebbero una forte accelerazione anche per la possibilità di attuare subito il programma
    di emergenza e quello a breve termine in modo contestuale all’attuazione dei procedimenti sopra descritti.
    In termini di tempo ciò significherebbe la possibilità di ridurre a 6 mesi e anche meno il tempo di intervento,
    qualora sussista il presupposto della disponibilità dei mezzi finanziari.
    PROGRAMMI
    Per programmi si intende la scelta, in scala di priorità, delle numerose operazioni in forma di:
     azioni di comportamento politico ed economico;
     atti amministrativi (di Governo);
     atti legislativi; necessari a ribaltare – in concomitanza con quelli descritti in materia di procedimenti – l’attuale
    tendenza disfacimento delle istituzione e, con essa, alla disottemperanza della Costituzione i cui organi non
    funzionano più secondo gli schemi originali. Si tratta, in sostanza, di “registrare” – come nella stampa in
    tricromia – le funzioni di ciascuna istituzione e di ogni organo relativo in modo che i rispettivi confini siano
    esattamente delimitati e scompaiano le attuali aree di sovrapposizione da cui derivano confusione e
    indebolimento dello Stato.
    A titolo di esempio, si considerano due fenomeni:
  12. lo spostamento dei centri di potere reale dal Parlamento ai sindacati ed al Governo ai padronati multinazionali
    con i correlativi strumenti di azione finanziaria. Sarebbero sufficienti una buona legge sulla programmazione
    che rivitalizzi il CNEL e una nuova struttura dei Ministeri accompagnate da norme amministrative moderne
    per restituire ai naturali detentori il potere oggi perduti;
  13. l’involuzione subita dalla scuola negli ultimi 10 anni quale risultante di una giusta politica di ampliamento
    dell’area di istruzione pubblica, non accompagnata però dalla predisposizione di corpi docenti adeguati e
    preparati nonchè dalla programmazione dei fabbisogni in tema di occupazione.
    Ne è conseguente una forte e pericolosa disoccupazione intellettuale – con gravi deficienze invece nei settori
    tecnici nonchè la tendenza a individuare nel titolo di studio il diritto al posto di lavoro. Discende ancora da tale
    stato di fatto la spinta all’egualitarismo assolto (contro la Costituzione che vuole tutelare il diritto allo studio
    superiore per i più meritevoli) e, con la delusione del non inserimento, il rifugio nella apatia della droga oppure
    nell’ideologia dell’eversione anche armata. Il rimedio consiste: nel chiudere il rubinetto del preteso
    automatismo: titolo di studio – posto di lavoro; nel predisporre strutture docenti valide; nel programmare,
    insieme al fenomeno economico, anche il relativo fabbisogno umano; infine nel restaurare il principio
    meritocratico imposto dalla Costituzione.
    Sotto molti profili, la definizione dei programmi intersecherà temi e notazioni già contenute nel recente
    Messaggio del Presidente della Repubblica – indubbiamente notevole – quale diagnosi della situazione del
    Paese, tenendo, però, ad indicare terapie più che a formulare nuove analisi.
    Detti programmi possono essere esecutivi – occorrendo – con normativa d’urgenza (decreti legge)
    .
     a) Emergenza a breve termine . Il programma urgente comprende, al pari degli altri provvedimenti istituzionali
    (rivolti cioè a “registrare” le istituzioni) e provvedimenti di indole economico-sociale.
     a1) Ordinamento giudiziario: le modifiche più urgenti investono:
    o la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati;
    o il divieto di nomina sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti giudiziari;
    o la normativa per l’accesso in carriera (esami psicoattitudinali preliminari);
    o la modifica delle norme in tema di facoltà libertà provvisoria in presenza dei reati di eversione –
    anche tentata – nei confronti dello Stato e della Costituzione, nonchè di violazione delle norme
    sull’ordine pubblico, di rapina a mano armata, di sequestro di persona e di violenza in generale.
     a2) Ordinamento del Governo
  14. legge sulla Presidenza del Consiglio e sui Ministeri (Cost. art. 95) per determinare competenze e
    numero (ridotto, con eliminazione o quasi dei Sottosegretari);
  15. legge sulla programmazione globale (Cost. art. 41) incentrata su un Ministero dell’economia che
    ingloba le attuali strutture di incentivazione (Cassa Mezz. – PPSS – Mediocredito Industria –
    Agricoltura), sul CNEL rivitalizzato quale punto d’incontro delle forze sociali e sindacali,
    imprenditoriali e culturali e su procedure d’incontro con il Parlamento e le Regioni;
  16. riforma dell’amministrazione (Cost. artt. 28 -97 – 98) fondato sulla teoria dell’atto pubblico non
    amministrativo, sulla netta separazione della responsabilità politica da quella amministrativa che
    diviene personale (istituzione dei Segretari Generali di Ministero) e sulla sostituzione del principio
    del silenzio-rifiuto con quello del silenzio-consenso;
  17. definizione della riserva di legge nei limiti voluti e richiesti espressamente dalla Costituzione e
    individuazione delle aree di normativa secondaria (regolamentare) in ispecie di quelle regionali che
    debbono essere obbligatoriamente limitate nell’ambito delle leggi cornice.
     a3) Ordinamento del Parlamento
  18. ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione politica alla CD e funzione
    economica al SR);
  19. modifica (già in corso) dei rispettivi Regolamenti per ridare forza al principio del rapporto (Cost. art.
  1. fra maggioranza-Governo da un lato, e opposizione, dall’altro, in luogo della attuale tendenza
    assemblearistica;
  1. adozione del principio delle sessioni temporali in funzione di esecuzione del programma governativo.
     b) Provvedimenti economico-sociali
    o b1) abolizione della validità legale dei titoli di studio (per sfollare le università e dare il tempo di
    elaborare una seria riforma della scuola che attui i precetti della Costituzione);
    o b2) adozione di un orario unico nazionale di 7 ore e 30′ effettive (dalle 8,30 alle 17) salvi i turni
    necessari per gli impianti a ritmo di 24 ore, obbligatorio per tutte le attività pubbliche e private;
    o b3) eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti (salvo 2 giugno – Natale –
    Capodanno e Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7 giorni aggiuntivi alle ferie annuali di diritto;
    o b4) obbligo di attuare in ogni azienda ed organo di Stato i turni di festività – anche per sorteggio – in
    tutti i periodi dell’anno, sia per annualizzare l’attività dell’industria turistica, sia per evitare la
    “sindrome estiva” che blocca le attività produttive;
    o b5) revisione della riforma tributaria nelle seguenti direzioni:
  2. revisione delle aliquote per i lavoratori dipendenti aggiornandole al tasso di svalutazione
    1973-76;
  3. nettizzazione all’origine di tutti gli stipendi e i salari delle P.A. (onde evitare gli enormi costi
    delle relative partite di giro);
  4. inasprimento delle aliquote sui redditi professionali e sulle rendite;
  5. abbattimento delle aliquote per donazioni e contributi a fondazioni scientifiche e culturali
    riconosciute, allo scopo di sollecitare l’autofinanziamento premiando il reinvestimento del
    profitto;
  6. alleggerimento delle aliquote sui fondi aziendali destinati a riserve, ammortamenti,
    investimenti e garanzie, per sollecitare l’autofinanziamento delle aziende produttive;
  7. reciprocità fra Stato e dichiarante nell’obbligo di mutuo acquisto ai valori dichiarati ed
    accertati;
    o b6) abolizione della nominatività dei titoli azionari per ridare fiato al mercato azionario e sollecitare
    meglio l’autofinanziamento delle aziende produttive;
    o b7) eliminazione delle partite di giro fra aziende di Stato ed istituti finanziari di mano pubblica in sede
    di giro conti reciprochi che si risolvono – nel gioco degli interessi – in passività inutili dello stesso
    Stato;
    o b8) concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per agevolare il ritorno dei capitali
    dall’estero;
    o b9) costituzione di un fondo nazionale per i servizi sociali (case – ospedali – scuole – trasporti) da
    alimentare con:
  8. sovraimposta IVA sui consumi voluttuari (automobili – generi di lusso)
  9. proventi dagli inasprimenti ex b5);
  10. finanziamenti e prestiti esteri su programma di spesa;
  11. stanziamenti appositi di bilancio per investimenti;
  12. diminuzione della spesa corrente per parziale pagamento di stipendi statali superiori a L.
    7.000.000 annui con speciali buoni del Tesoro al 9% non commerciabili per due anni.
    Tale fondo va destinato a finanziare un programma biennale di spesa per almeno 10.000
    miliardi. Le riforme di struttura relative vanno rinviate a dopo che sia stata assicurata la
    disponibilità dei fabbricati, essendo ridicolo riformare le gestioni in assenza di validi
    strumenti (si ricordino i guasti della riforma sanitaria di alcuni anni or sono che si risolvette
    nella creazione di 36.000 nuovi posti di consigliere di amministrazione e nella correlativa
    lottizzazione partitica in luogo di creare altri posti letto)
    Per quanto concerne la realizzabilità del piano edilizio in presenza della caotica legislazione
    esistente, sarà necessaria una legge che imponga alle Regioni programmi urgenti straordinari
    con termini brevissimi surrogabili dall’intervento diretto dello Stato; per quanto si riferisce in
    particolare all’edilizia abitativa, il ricorso al sistema dei comprensori obbligatori sul modello
    svedese ed al sistema francese dei mutui individuali agevolati sembra il metodo migliore
    per rilanciare questo settore che è da considerare il volano della ripresa economica;
    o b10) aumentare la redditività del risparmio postale elevando il tasso al 7%;
    o b11) concedere incentivi prioritari ai settori:
     I – turistico
     II – trasporti marittimi
     III – agricolo specializzato (primizie zootecnia)
     IV – energetico convenzionale e futuribile (nucleare – geotermico – solare)
     V – industria chimica fine e metalmeccanica specializzata di trasformazione; in modo da
    sollecitare investimenti in settori ad alto tasso di mano d’opera ed apportatori di valuta;
    o b12) sospendere tutte le licenze ed i relativi incentivi per impianti di raffinazione primaria del petrolio
    e di produzione siderurgica pesante.
     c) Pregiudiziale è che oggi ogni attività secondo quanto sub a) e b) trovi protagonista e gestore un Governo
    deciso ad essere non già autoritario bensì soltanto autorevole e deciso a fare rispettare le leggi esistenti. Così è
    evidente che le forze dell’ordine possono essere mobilitate per ripulire il paese dai teppisti ordinari e pseudo
    politici e dalle relative centrali direttive soltanto alla condizione che la Magistratura li processi e condanni
    rapidamente inviandoli in carceri ove scontino la pena senza fomentare nuove rivolte o condurre una vita
    comoda. Sotto tale profilo, sembra necessario che alle forze di P.S. sia restituita la facoltà di interrogatorio
    d’urgenza degli arrestati in presenza dei reati di eversione e tentata eversione dell’ordinamento, nonchè di
    violenza e resistenza alle forze dell’ordine, di violazione della legge sull’ordine pubblico, di sequestro di
    persona, di rapina a mano armata e di violenza in generale.
     d) Altro punto chiave è l’immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da
    acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a catena in modo da
    controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese.
    E’ inoltre opportuno acquisire uno o due periodici da contrapporre a Panorama, Espresso, Europeo sulla
    formula viva “Settimanale”.
    MEDIO E LUNGO TERMINE
    Nel presupposto dell’attuazione di un programma a breve termine come sopra definito, rimane da tratteggiare per
    sommi capi un programma a medio e lungo termine con l’avvertenza che mentre per quanto riguarda i problemi
    istituzionali è possibile fin d’ora formulare ipotesi concrete, in materia di interventi economico-sociali, salvo per quel
    che attiene pochissimi grandi temi, è necessario rinviare nel tempo l’elencazione di problemi e relativi rimedi.
     a) Provvedimenti istituzionali
    o a1) Ordinamento Giudiziario
     I – unità del Pubblico Ministero (a norma della Costituzione – articoli 107 e 112 ove il P.M.
    è distinto dai giudici);
     II – responsabilità del Guardasigilli verso il Parlamento sull’operato del P.M. (modifica
    costituzionale);
     III – istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di fronte ai
    giudici giudicanti, con abolizione di ogni segreto istruttorio con i relativi e connessi pericoli
    ed eliminando le attuali due fasi di istruzione;
     IV – riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile
    verso il Parlamento (modifica costituzionale);
     V – riforma dell’ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle
    promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere
    requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile;
     VI – esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106) fra avvocati con 25 anni di
    funzioni in possesso di particolari requisiti morali;
    o a2) Ordinamento del Governo
     I – modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla
    Camera all’inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni
    del successore;
     II – modifica della Costituzione per stabilire che i Ministri perdono la qualità di
    parlamentari;
     III – revisione della legge sulla contabilità dello Stato e di quella sul bilancio dello Stato (per
    modificarne la natura da competenza in cassa);
     IV – revisione della legge sulla finanza locale per stabilire – previo consolidamento del
    debito attuale degli enti locali da riassorbire in 50 anni – che Regioni e Comuni possono
    spendere al di là delle sovvenzioni statali soltanto i proventi di emissioni di obbligazioni di
    scopo (esenti da imposte e detraibili) e cioè relative ad opere pubbliche da finanziare,
    secondo il modello USA. Altrimenti il concetto di autonomia diviene di sola libertà di spesa
    basata sui debiti;
     V – riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le provincie e ridefinire i i
    compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari;
    o a3) Ordinamento del Parlamento
     I – nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo
    il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza
    di secondo grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il
    numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale,
    con aumento delle categorie relative (ex parlamentari – ex magistrati – ex funzionari e
    imprenditori pubblici – ex militari ecc.);
     II – modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza politica (nomina del Primo
    Ministro) ed alla Senato preponderanza economica (esame del bilancio);
     III – stabilire norme per effettuare in uno stesso giorno ogni 4 anni le elezioni nazionali,
    regionali e comunali (modifica costituzionale);
     IV – stabilire che i decreti-legge sono inemendabili;
    o a4) Ordinamento di altri organi istituzionali
     I – Corte Costituzionale: sancire l’incompatibilità successiva dei giudici a cariche elettive in
    enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attive (che trasformano la Corte in
    organo legislativo di fatto);
     II – Presidente della Repubblica: ridurre a 5 anni il mandato, sancire l’ineleggibilità ed
    eliminare il semestre bianco (modifica costituzionale);
     III – Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero e determinarne i confini
    secondo criteri geoeconomici più che storici. Provvedimenti economico sociali.
    o b1) Nuova legislazione antiurbanesimo subordinando il diritto di residenza alla dimostrazione di
    possedere un posto di lavoro e un reddito sufficiente (per evitare che saltino le finanze dei grandi
    Comuni);
    o b2) Nuova legislazione urbanistica favorendo le città satelliti e trasformando la scienza urbanistica da
    edilizia in scienza dei trasporti veloci suburbani;
    o b3) nuova legislazione sulla stampa in senso protettivo della dignità del cittadino (sul modello
    inglese) e stabilendo l’obbligo di pubblicare ogni anno i bilanci nonchè le retribuzioni dei giornalisti;
    o b4) unificazione di tutti gli istituti ed enti previdenziali ed assistenziali in un unico ente di sicurezza
    sociale da gestire con formule di tipo assicurativo allo scopo di ridurre i costi attuali;
    o b5) disciplinare e moralizzare il settore pensionistico stabilendo: il divieto del pagamento di pensioni
    prima dei 60 anni salvo casi di riconosciuta inabilità; il controllo rigido sulle pensioni di invalidità;
    l’eliminazione del fenomeno del cumulo di più pensioni;
    o b6) dare attuazione agli articoli 39 e 40 della Costituzione regolando la vita dei sindacati limitando il
    diritto di sciopero nel senso di:
     I – introdurre l’obbligo di preavviso dopo aver espedito il concordato;
     II – escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane; ospedali e cliniche; imposte;
    pubbliche amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto svolgimento;
     III – limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la libertà
    di lavoro;
    o b7) nuova legislazione sulla partecipazione dei lavoratori alla proprietà azionaria delle imprese e sulla
    gestione (modello tedesco);
    o b8) nuova legislazione sull’assetto del territorio (ecologia, difesa del suolo, disciplina delle acque,
    rimboscamento, insediamenti umani);
    o b9) legislazione antimonopolio (modello USA);
    o b10) nuova legislazione bancaria (modello francese);
    o b11) riforma della scuola (selezione meritocratica – borse di studio ai non abbienti – scuole di Stato
    normale e politecnica sul modello francese);
    o b12) riforma ospedaliera e sanitaria sul modello tedesco.
    o c) Stampa – Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare bilanci deficitari con onere del
    pubblico erario ed abolire il monopolio RAI-TV
    ORGANIGRAMMA
    ECONOMIA E FINANZA