Un gruppo sociale è forte e comanda quando fa pensare anche gli altri come lui, diciamo così, no? E oggi tutti pensiamo quello, l'imprenditore è la figura più ammirata, il profitto è fondamentale e gli intellettuali ripetono queste cose oggi. E qui secondo me potremmo introdurre un altro concetto gramsciano fondamentale che è il concetto di egemonia. Oggi si vede benissimo, c'è un gruppo sociale che è la grande finanza, i grandi imprenditori, che è al potere, ma non perché mette i carri armati per le strade. Quello avrebbe detto Gramsci sarebbe il dominio con la forza, che non basta. Alla fine quello che si capisce è che lui ha molto chiaro che in ogni società c'è un gruppo che domina. Poteva essere la cavalleria nel medioevo, supponiamo, o la borghesia dopo la rivoluzione francese. Questo gruppo domina edificatamente. Dirige. Dominare vuol dire avere la forza, dice Gramsci. Dirigere è qualcosa di più. Dirigere vuol dire che in realtà gli altri gruppi sociali sono d'accordo che sia quel gruppo lì a comandare, in sostanza. O non si pongono neanche il problema. E vedono il mondo così come lo vedono i membri della classe dirigente. Quando le cose stanno così, dice Gramsci, un regime è solido, una società è solida. Comincia a andare verso la rivoluzione quando le forze al potere non hanno più. Non hanno più questa egemonia culturale e la società gli scappa da tutte le parti ed è solo con la forza che si riesce a mantenere il regime.